Voglia di raccontare il mio paese...

San Donato è un borgo di case antiche, addossato alle pendici dell’Appennino, sulle rupi di Monte Pizzuto coperto di boschi di faggi. A sud si apre come un catino la Val di Comino, con le sue stradine sterrate e il verde e il giallo cangianti dei campi; a nord, di là dai monti, ecco ill Parco Nazionale d’Abruzzo, nel suo versante laziale. Dentro questo paesaggio, a 700 m di quota, il borgo è un labirinto di pietra caratterizzato da tortuose stradine, vicoli, passaggi coperti – spuort’ in dialetto -, piazzette, in un perfetto disegno medievale che aveva necessità difensive e climatiche. Il nome deriva dal culto di San Donato d’Arezzo importato in Val di Comino dai duchi longobardi di Spoleto nell’VIII secolo. Al vescovo e martire vissuto nel III sec., i monaci benedettini dedicarono l’abbazia (l’attuale Santuario di San Donato) intorno alla quale si sviluppò il borgo fortificato di Castrum Sancti Donati.